Il 19 settembre 2016, in occasione del vertice delle Nazioni Unite per i rifugiati e i migranti, è stata adottata la «Dichiarazione di New York sui migranti e i rifugiati» che ha incaricato l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati HCR (UNHCR) di elaborare, di concerto con gli Stati e altri attori coinvolti (comprese la società civile e le organizzazioni dei rifugiati) un «Patto globale sui rifugiati» da sottoporre nel 2018 all’Assemblea generale delle Nazioni Unite per adozione.
Il Patto si prefigge quattro obiettivi:
- allentare le pressioni sui Paesi che ospitano i rifugiati;
- migliorare le opportunità per i rifugiati di diventare autosufficienti;
- rendere accessibili soluzioni nei Paesi terzi;
- promuovere le condizioni per facilitare il rimpatrio in sicurezza e dignità nei Paesi di origine.
In quanto meccanismo di monitoraggio, il Patto prevede l’organizzazione, ogni quattro anni, di una conferenza di rango ministeriale che riunisce tutte le parti incaricate dell’attuazione del Patto (Stati, settore privato, società civile, ecc). Al primo Forum globale sui rifugiati, tenutosi a Ginevra dal 16 al 18 dicembre 2019, hanno preso parte oltre 3000 partecipanti. L’incontro co-organizzato da Germania, Costa Rica, Etiopia, Pakistan e Turchia è stato ospitato dalla Svizzera assieme all’UNHCR. La prossima edizione del forum, in programma nel 2023, dovrà permettere di monitorare l’attuazione degli impegni sottoscritti nel 2019 e formularne di nuovi.
Questo primo forum si era prefissato un duplice obiettivo:
- da una parte, la presentazione di impegni e azioni concrete («pledges») in vista del conseguimento degli obiettivi sanciti dal Patto,
- dall’altra, l’illustrazione delle principali attuazioni e la condivisione delle buone pratiche.
La Svizzera ha presentato sei impegni:
- il finanziamento pluriennale dell’UNHCR (125 mio. 2019-2022);
- la nuova procedura d’asilo;
- l’Agenda Integrazione;
- il programma di reinsediamento 2020-2021;
- la creazione a Ginevra di un centro per l’educazione nelle situazioni d’emergenza («Hub global pour l’Education en situations d’urgence»);
- l’accesso all’educazione.
Ha inoltre presentato tre impegni in comune, rispettivamente con l’UNHCR, il CIO e il CICR. In tutto, sono stati presentati oltre 770 impegni e azioni concrete.
La SEM ha presentato tre buone pratiche:
- i programmi pilota «Pretirocinio d’integrazione» e «Apprendimento precoce della lingua»;
- i programmi cantonali d’integrazione (PIC);
- il programma svizzero pe la promozione dell’integrazione linguistica (fide).
Il Global Compact on Refugees (GCR) prevede un High-Level Officials Meeting (HLOM) da tenersi due anni dopo ogni Global Refugee Forum (GRF). L’obiettivo dell’incontro è quello di fare il punto sugli impegni (pledges) annunciati in occasione del GRF 2019. L’ HLOM è inoltre inteso quale contributo all’estensione del sostegno ai rifugiati. La Svizzera, unitamente all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR), ha aperto il primo HLOM il 14 e 15 dicembre 2021 a Ginevra.
Ultima modifica 25.11.2022