Rapid Response Fund (RRF) 2022–2023

Dei complessivi 190 milioni di franchi svizzeri del credito quadro per la migrazione, 25 milioni sono destinati a progetti che provvedono a necessità particolarmente urgenti in ambito migratorio. Il Rapid Response Fund (RRF), che scadrà nel 2029, esula dai programmi di cooperazione bilaterale, ed è possibile attingervi in uno o più Stati membri dell’UE in caso di emergenze dovute principalmente a un’inaspettata pressione migratoria.

L’RRF persegue l’obiettivo globale di potenziare le strutture di gestione della migrazione negli Stati membri dell’UE; è pensato come complemento ai programmi di cooperazione bilaterale per provvedere alle necessità impellenti in ambito migratorio ed è teso a rafforzare la capacità degli attori non statali di intervenire rapidamente con azioni mirate.

L’RRF è uno strumento ad hoc gestito direttamente dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM). Quest’ultima è quindi responsabile, in stretto coordinamento con altri attori statali svizzeri, della selezione dei progetti, che possono essere presentati da vari stakeholder esperti nel campo della migrazione, come per esempio organizzazioni internazionali e ONG negli Stati membri dell’UE. Il Fondo sosterrà progetti che si occupano di questioni migratorie e di sfide legate ai movimenti migratori internazionali nei settori dell’asilo, delle infrastrutture, del ritorno volontario e della reintegrazione nonché della prevenzione della migrazione secondaria.

 
Saranno sostenuti due tipi di progetti: progetti mirati e progetti di emergenza.

I primi rispondono a obiettivi a breve termine, mentre i secondi fanno fronte a necessità impellenti in ambito migratorio.

L’attuazione dei progetti mirati è prevista sul breve e medio periodo. Complessivamente tali progetti possono durare fino a due anni, e i partner di progetto finanziano almeno il 15 per cento (sono ammesse eccezioni debitamente giustificate). Per questo tipo di progetti la priorità è data ai Paesi situati in aeree geografiche predefinite. Per gli anni 2022-2023 la priorità sarà accordata ai progetti realizzati in Paesi dell’UE limitrofi o vicini all’Ucraina. Il budget previsto dovrebbe ammontare ad almeno 500 000 franchi svizzeri.

I progetti di emergenza, realizzabili in qualsiasi Stato membro dell’UE, sono pensati per far fronte a necessità impellenti e possono essere attuati quasi immediatamente. Durano al massimo un anno e non richiedono alcun tipo di cofinanziamento.

Presentare nota concettuale

Con l’aiuto delle linee guida il promotore del progetto può presentare una nota concettuale fino al 15 maggio 2023 alla sezione Fondi e programmi di promozione della SEM (swiss-contribution@sem.admin.ch) dopo aver compilato il modello:

Template: Project application form (modello) (DOCX, 91 kB, 12.01.2023)  
Guidelines (linee guida) (PDF, 43 kB, 12.01.2023)  
(Questi documenti non sono disponibili in italiano)

Ultima modifica 01.03.2023

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