Prestazioni del soccorso d’emergenza 2014 per richiedenti l’asilo respinti

Berna. Lo scorso anno, 10 744 persone tenute a lasciare la Svizzera hanno beneficiato in media per 129 giorni di prestazioni del soccorso d’emergenza sotto forma di vitto, alloggio, abbigliamento e assistenza sanitaria di base. Per la prima volta si è avuto un calo sia del numero dei beneficiari sia dei costi del soccorso d’emergenza, i quali si sono attestati a 73,7 milioni di franchi. Come lo scorso anno, i beneficiari provenivano soprattutto da Nigeria, Algeria e Tunisia. Dal 2014 anche le persone con domanda d’asilo multipla ottengono unicamente il soccorso d’emergenza. Si è trattato di 946 delle 10 744 persone tenute a lasciare la Svizzera, con costi pari all’8 per cento delle spese complessive ossia 5,7 milioni di franchi.

La strategia della Segreteria di Stato della migrazione SEM per il trattamento delle domande d’asilo mira a trattare in priorità assoluta, velocemente ed equamente le domande che hanno scarse opportunità di sfociare nella concessione dell’asilo. Questa strategia influisce anche sul settore del soccorso d’emergenza. La riduzione delle pendenze prioritarie ha condotto negli anni 2012 e 2013 a un aumento dei richiedenti l’asilo respinti aventi diritto al soccorso d’emergenza – con un conseguente aumento anche del numero di beneficiari del soccorso d’emergenza. Nel 2014 è stato possibile trattare un numero maggiore di domande d’asilo più complesse in seconda priorità (persone potenzialmente bisognose di protezione). Trattasi perlopiù di domande che sfociano in una decisione positiva o nell’ammissione provvisoria, il che significa che le persone interessate beneficiano successivamente dell’aiuto sociale e non sollecitano pertanto il soccorso d’emergenza.

Nel 2014, per la prima volta dal 2008, si è avuto un calo sia del numero dei beneficiari sia dei costi del soccorso d’emergenza, che riguardavano in tutto 10 744 persone. Il numero di beneficiari è pertanto sceso del 22 per cento rispetto all’anno precedente. Il 2014 ha altresì inaugurato un nuovo trend per quanto riguarda i beneficiari di lunga durata, il cui numero, per la prima volta, durante il secondo trimestre ha preso a diminuire.

Meno nuovi beneficiari del soccorso d’emergenza

Dal 2008, non soltanto le persone oggetto di una decisione di non entrata nel merito (NEM) ma anche le persone oggetto di una decisione d’asilo negativa passata in giudicato ricevono il soccorso d’emergenza anziché l’aiuto sociale. Rispetto all’anno precedente, nel 2014 le autorità competenti hanno erogato meno decisioni con termine di partenza passate in giudicato. Conseguentemente si sono avuti anche meno nuovi beneficiari del soccorso d’emergenza. La Confederazione ha versato ai Cantoni una somma forfettaria unica pari a 6079 franchi per ogni decisione passata in giudicato, importo destinato a coprire le spese occasionate dalle persone interessate fino alla loro partenza dalla Svizzera. Nel 2014, in questo contesto, la Confederazione ha devoluto ai Cantoni complessivamente circa 51,6 milioni di franchi, mentre le spese sostenute dai Cantoni per il soccorso d’emergenza si sono attestate attorno ai 73,7 milioni di franchi, segnando un calo di 5,7 milioni di franchi ossia del 7 per cento rispetto al 2013. Nel 2014, per la prima volta, si sono avute spese di soccorso d’emergenza anche per persone con domande d’asilo multiple. Tali spese, riguardanti 946 dei 10 744 beneficiari, si sono attestate a 5,9 milioni di franchi.

Dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2014 i Cantoni hanno sostenuto spese per il soccorso d’emergenza pari a 366 milioni di franchi. La Confederazione ha versato loro pertinenti indennità pari a 433 milioni di franchi. Una ventina di Cantoni ha accantonato riserve pari a complessivi 107 milioni di franchi, con cui in futuro dovranno finanziare le prestazioni del soccorso d’emergenza per le persone la cui decisione è passata in giudicato nel periodo 2008–2014.

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Ultima modifica 26.06.2015

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