Prestazioni del soccorso d’emergenza fornite nel 2012 ai richiedenti l’asilo respinti

Berna. Lo scorso anno 14 290 persone tenute a lasciare la Svizzera hanno beneficiato delle prestazioni del soccorso d’emergenza per una durata media di 102 giorni. Le prestazioni comprendevano alloggio, vitto, abbigliamento e assistenza medica di base. Come già nel 2011, i fruitori provenivano perlopiù da Nigeria, Serbia e Tunisia ed erano per l’80 per cento di sesso maschile.

Nel 2012 la Confederazione ha versato ai Cantoni un importo forfettario unico di 6111 franchi a persona per le prestazioni del soccorso d’emergenza destinate ai richiedenti l’asilo con decisione negativa o di non entrata nel merito (NEM) passata in giudicato, pari a un importo complessivo di circa 98.5 milioni di franchi. I costi effettivi sostenuti dai Cantoni sono stati di 74 milioni di franchi. La differenza è confluita nelle riserve cantonali.

Dal 1° gennaio 2008, oltre alle persone con una NEM, anche le persone con una decisione d’asilo negativa passata in giudicato beneficiano del soccorso d’emergenza anziché dell’aiuto sociale. Da tale data a fine 2012 i Cantoni hanno investito 213 milioni di franchi per le prestazioni del soccorso d’emergenza e hanno beneficiato di pertinenti indennità della Confederazione in ragione di 295.5 milioni di franchi. Le riserve cantonali costituite grazie alla differenza serviranno a coprire le spese future per il soccorso d’emergenza destinato a persone la cui decisione è passata in giudicato nel periodo 2008–2012. Durante tale periodo le spese per il soccorso d’emergenza sono state pari a 48 franchi al giorno e a persona e la durata di fruizione media è stata di 161 giorni.

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Ultima modifica 12.09.2013

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