Nel quadro dell’attuazione del Piano d’azione nazionale (PAN) per prevenire e combattere la radicalizzazione e l’estremismo violento, nel 2022 l’Ufficio federale della polizia (fedpol) sosterrà finanziariamente i seguenti 14 progetti:
Sono previsti 49 938 franchi a favore del progetto « Jeu sérieux (serious game) sur l’extrémisme et la radicalité destiné aux élèves du secondaire 1 (cycle 3) » della «Direction de la sécurité et de la justice» del Cantone di Friburgo. Questo gioco è uno strumento ludicizzato: vi sono cioè stati inseriti principi di gioco per renderlo ludico e facilitare il coinvolgimento degli allievi. Inoltre consente di introdurre durante un corso il tema dell’estremismo e della radicalità e di eseguire un debriefing in seguito in occasione di corsi successivi servendosi di un supporto pedagogico. Gli allievi acquisiscono un pensiero critico verso discorsi improntati alla radicalità e all’estremismo: tale pensiero vuole essere universale nei confronti sia dell’estremismo di destra o sinistra, sia delle radicalità religiose e sociali. Il gioco pedagogico sarà disponibile in tedesco e francese.
Per ulteriori informazioni: Didier Page, tel. 026 305 14 65, didier.page@fr.ch
È previsto un importo di 82 500 franchi a favore del progetto «RedCap – MPV» del «Groupe Menaces et prévention de la violence (MPV)» della Polizia cantonale neocastellana. Il progetto prevede di sviluppare un software che consente di gestire i dati sensibili e di interconnettere in un’apposita rete i Cantoni RBT (Svizzera romanda, Berna e Ticino) allo scopo di migliorare la gestione cantonale delle minacce.
Per ulteriori informazioni: Loïc Piteira, tel. 032 889 76 90, loic.piteira@ne.ch
L’«Amt für soziale Sicherheit» del «Departement des Inneren» del Cantone di Soletta riceve un importo di 70 000 franchi per la creazione del Servizio di coordinamento in materia di questioni religiose, attuata nel quadro del progetto «Staat und Religion» (Stato e religione). Lo scopo principale consiste nell’avviare una collaborazione tra Stato e comunità religiose. Tra i compiti del nuovo Servizio figura, oltre alla direzione progettuale, anche quello di comprendere i fenomeni religiosi e di inquadrarli nel contesto sociale, promuovendo così la pace religiosa. Oltre a incentivare la sensibilizzazione sul tema trasversale della religione, il Servizio dovrà svolgere anche una funzione di consulenza e interconnessione tra amministrazione, politica, comunità religiose e popolazione.
Per ulteriori informazioni: Julia Vitelli, tel. 032 627 23 14, julia.vitelli@ddi.so.ch
Al progetto «Cartografia della diversità religiosa del Cantone Ticino» del Servizio per l’integrazione degli stranieri del Cantone Ticino viene accordato un importo di 40 000 franchi. Attuato in collaborazione con il Centro intercantonale di informazione sulle credenze (CIC), il progetto si prefigge di identificare, mappare e documentare tutte le comunità religiose del Cantone Ticino che si riuniscono in un luogo di culto. La cartografia consentirà di visualizzare facilmente le comunità religiose e di ottenere concrete informazioni rappresentate sotto varie forme, come mappe geografiche e infografiche: quest’ultime costituiranno supporti didattici multiuso per le scuole e le istituzioni socioeducative, professionali o mediche, ecc.
Per ulteriori informazioni: Michela Trisconi, di-sis@ti.ch
Sono previsti 35 301.75 franchi a favore del progetto «Formazione Corpo della Polizia cantonale del Cantone Ticino» promosso della polizia della polizia cantonale ticinese. Il progetto prevede una formazione continua per l’insieme del corpo di polizia e un corso di approfondito per agenti operanti in ambiti specialistici ad approfondire la conoscenza del fenomeno dell’estremismo nonché la sua natura ed evoluzione. Verranno illustrate le nuove forme di estremismo violento per consentire agli agenti non solo di meglio comprendere e contestualizzare la situazione attuale e l’evoluzione della società, ma anche di rendersi sempre bene conto della portata reale della minaccia. La formazione mira parimenti a rafforzare le competenze in materia di riconoscimento precoce, nel rispetto del quadro normativo.
Per ulteriori informazioni: Andrea Pronzini, tel. 091 814 44 90, andrea.pronzini@ti.ch
Sono accordati 3050 franchi per finanziare il progetto «Formazione ai quadri della protezione civile del Cantone Ticino» della SMPP, che prevede la formazione di 35 istruttori e reclutatori della protezione civile e del gruppo Prevenzione e negoziazione della polizia cantonale. Il corso verterà sul trattamento delle segnalazioni dei casi di estremismo nell’esercito come possibili esempi die gestione anche per la protezione civile. Verranno affrontati la tipologia delle situazioni, il quadro giuridico, le misure attuabili, l’esperienza pratica, le opportunità e i limiti riguardo alla prevenzione. Inoltre saranno tematizzati anche la radicalizzazione, i fattori e parametri e i segni.
Per ulteriori informazioni: Michele Fattorini, tel. 091 814 33 20, michele.fattorini@ti.ch
Al «Bureau lausannois pour les immigrés (BLI)» va un importo di 33 747 franchi per il progetto incentrato sul complottismo al servizio della radicalizzazione, comprendente anche diversi workshop per la prevenzione. In collaborazione con altri servizi amministrativi della Città di Losanna e con il «ColLaboratoire» dell’Università di Losanna, il BLI organizzerà diversi workshop per la prevenzione delle teorie complottiste e delle controversie in grado di contribuire a una radicalizzazione religiosa, politica o sociale delle giovani e dei giovani losannesi. Inoltre è prevista la creazione di supporti audiovisivi utili ai workshop e di un supporto pedagogico.
Viene stanziato un importo di 9750 franchi alla Polizia municipale della Città di Losanna a sostegno del progetto di cellula di gestione e prevenzione della violenza in seno alla Polizia giudiziaria di Losanna; esso prevede anche la formazione delle persone cui spetta intervenire. L’obiettivo del progetto consiste nell’approntare moduli di formazione su due o tre giorni destinati ai quadri dirigenti dei servizi dell’amministrazione comunale e agli interlocutori delle associazioni losannesi che sono state identificate come idonee perché capaci di valutare a un primo livello il potenziale rischio rappresentato da persone con comportamenti pericolosi. La formazione si rivolge anche alle ispettrici e agli ispettori della CGPV della Polizia giudiziaria che possono assicurare l’accompagnamento a lungo termine di tali persone.
Per ulteriori informazioni: Jean-Marc Granger, tel. 021 315 36 60, jean-marc.granger@lausanne.ch
Il Centre Suisse Islam et Société dell’Università di Friburgo riceve un importo di 74 533 franchi per il suo progetto volto a certificare la pratica dell’assistenza spirituale musulmana nelle istituzioni pubbliche. Con il progetto si intende proporre per la Svizzera romanda una formazione coronata da diploma (Certificate of Advanced Studies) sui metodi e sulle sfide legati all’accompagnamento religioso nelle istituzioni pubbliche. Adottando un approccio pluridisciplinare che coniuga teologia, scienze sociali e contesto giuridico, il progetto mira a sviluppare uno standard per l’accompagnamento a livello svizzero fondato su solidi scambi tra i diversi attori statali e religiosi.
Per ulteriori informazioni: Hansjörg Schmid, tel. 026 300 90 44, hansjoerg.schmid@unifr.ch
Un importo di 90 000 franchi è attribuito al progetto «Bien vivre ensemble» (vivere bene insieme) della «Fondation Graines de Paix». Il progetto prevede l’introduzione di un dispositivo di formazione convalidato in due istituti pilota che coinvolge tutti gli attori dell’istituto, nonché l’approntamento di un pool di formatori disponibile e rispondente alle esigenze degli istituti vodesi e svizzeri. Il progetto consentirà tra l’altro di rafforzare le competenze dei giovani per sviluppare la loro fiducia in sé stessi, come pure le competenze di leadership del personale amministrativo degli istituti e le competenze utili a vivere e lavorare bene insieme. Il dispositivo potrà essere implementato in 60 scuole vodesi e della Svizzera romanda.
Per ulteriori informazioni: Fiona Theunissen, tel. 022 700 94 14, fiona.theunissen@grainesdepaix.org
Alla «Integrationsfachstelle Schaffhausen» è concesso un importo di 14 040 franchi a sostegno del progetto per l’introduzione dell’insegnamento dell’islam nella scuola dell’obbligo. Lo scopo consiste nell’introdurre gli allievi di fede musulmana l’insegnamento della propria religione in una scuola dell’obbligo della Città di Sciaffusa frequentata da un elevato numero di bambini musulmani. Innanzitutto occorrerà reperire gli strumenti didattici nonché formare e pagare un imam che impartirà le lezioni. Inoltre il progetto pilota punta in particolare a sensibilizzare l’opinione pubblica, a incentivare una buona comunicazione con le associazioni delle tre moschee sciaffusane e a verificare il finanziamento futuro.
Per ulteriori informazioni: Markus Sieber, tel. 052 624 72 36, markus.sieber@bluewin.ch
L’Associazione JASS riceve un importo di 81 940 franchi per il suo progetto «Social Influencer». Il progetto è finalizzato a mettere in contatto le opinioni diverse e a favorirne l’interazione, contrastando così la polarizzazione. Da cinque a otto persone sono attive come «streetworker» digitali nei social media e nelle colonne di commento dei mass media: reagiscono ai commenti improntati all’odio o che screditano il valore della persona nonché alle opinioni estremistiche. Ponendosi con gentilezza e rispetto della persona, svolgono un ruolo di de-escalation: infatti visitano le piattaforme, i gruppi o le colonne dei commenti dove è in atto una campagna d’odio. I social influencer operano tre volte a settimana per sessioni online cadauna di due o tre ore.
Al «National Coalition Building Institute (NCBI)» viene accordato un importo di 120 000 franchi a sostegno del progetto per la prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo dovuti a una componente psichica. Il progetto punta tra l’altro anche allo sviluppo e all’ottimizzazione di approcci specializzati per il trattamento psicologico e la prevenzione sociointegrativa della radicalizzazione e dell’estremismo violento in profughi con problemi psichici o a rischio su questo fronte. Sono previste formazioni interdisciplinari per il personale specialistico attivo nel campo della psicomedicina e nell’assistenza sociale allo scopo di identificare i profughi a rischio, labili dal punto di vista psichico; inoltre si punta alla formazione e all’accompagnamento dei cosiddetti «Brückenbauer» (letteralmente: costruttori di ponti) attivi in favore della salute psichica dei profughi.
Per ulteriori informazioni: Ronald Halbright, tel. 044 721 10 50, ron.halbright@ncbi.ch
L’associazione «Swiss Game Developers Association (SGDA)» ottiene un importo di 53 630 franchi a sostegno del progetto «The Swiss Safe Games Guide». La SGDA elabora le linee guida «The Swiss Safe Games Guide» per sviluppatori di video game come strumento ausiliario per garantire che questi giochi siano privi di estremismo. Vengono così mostrate le basi e messe a disposizione le informazioni necessarie a sviluppare video game che non rischiano di promuovere la radicalizzazione o l’estremismo. Il contenuto è trasmesso dalla SGDA su tutto il territorio nazionale agli sviluppatori di video game di tutta la Svizzera nel quadro di workshop improntati alla pratica. Inoltre il progetto della SGDA prevede la creazione di una pagina internet con informazioni importanti e link nonché l’organizzazione di un convegno cui partecipano i rappresentanti di ditte internazionali che sviluppano video game.
Ultima modifica 11.11.2022