Oggi oltre 65 milioni di persone nel mondo sono in fuga. Non si registrava un numero di sfollati e di profughi così alto dalla Seconda Guerra mondiale. La mostra affronta questo tema da diversi punti di vista e, raccontando le biografie di persone costrette a fuggire, rende le visitatrici e i visitatori partecipi del cammino duro e travagliato che devono affrontare i profughi e le loro famiglie. L’obiettivo è far sì che comprendano che cosa significa intraprendere un viaggio lungo e pericoloso per raggiungere un Paese straniero in cui non c’è nessuno in attesa, di cui non si parla la lingua e in cui non ci si sente a casa. Ma in cui si ripongono tutte le speranze.
Attraverso la mostra le visitatrici e i visitatori possono percorrere le fasi di una fuga e, tramite le immagini filmate dal regista Mano Khalil – anche lui un profugo – diventare testimoni di un viaggio difficile e faticoso, scoprendo chi ottiene protezione in Svizzera o in altri Paesi e chi no. Imparano inoltre a conoscere il funzionamento dell’aiuto internazionale, da cui dipende la vita di oltre il 90 per cento dei profughi, in che modo la Svizzera contribuisce a questo aiuto internazionale e come funziona la procedura di richiesta d’asilo.
La mostra FUGGIRE è il frutto di un progetto comune della Commissione federale della migrazione (CFM), della Segreteria di Stato della migrazione (SEM), dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR) e della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC).
Ultima modifica 04.04.2017
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