Secondo il Consiglio federale non vi è alcun motivo per trattare in modo diverso le coppie eterosessuali e quelle omosessuali. Le coppie dello stesso sesso che lo desiderano si devono pertanto poter sposare. Non spetta allo Stato prescrivere come condurre la propria vita privata e familiare.
Con il matrimonio per tutti s’intende eliminare l’odierna disparità di trattamento. Tutte le coppie che si uniscono in matrimonio devono avere gli stessi diritti e gli stessi obblighi. Il progetto tiene conto di un’esigenza di molti. Per il matrimonio tra una donna e un uomo non cambia niente.
Pur essendo simile al matrimonio, l’unione domestica registrata non gli è equiparata. Oltre a differenze simboliche, vi sono anche differenze giuridiche, soprattutto negli ambiti della naturalizzazione, della medicina della procreazione e dell’adozione.
Dopo l’apertura del matrimonio alle coppie dello stesso sesso non potranno più essere contratte unioni domestiche registrate. Le coppie che vivono già in un’unione domestica registrata possono proseguirla oppure trasformarla in un matrimonio mediante una dichiarazione comune presso l’ufficio dello stato civile.
Già oggi, chi ha contratto un’unione domestica registrata può adottare il figlio del o della partner. La possibilità di adottare insieme un figlio è invece riservata alle coppie sposate. Con il matrimonio per tutti anche le coppie sposate dello stesso sesso potranno adottare insieme un figlio.
I pareri degli esperti divergono. Sia il Consiglio federale che il Parlamento si sono intensamente occupati della questione sentendo esperti e chiedendo perizie. Il Consiglio federale e il Parlamento sono giunti alla conclusione che l’apertura dell’accesso al matrimonio alle coppie dello stesso sesso non richiede una modifica costituzionale e hanno quindi attuato l’apertura con una modifica legislativa. La Costituzione non definisce il matrimonio come unione tra una donna e un uomo.
No. Il progetto non prevede alcun adeguamento dell’accesso alla medicina della procreazione. Per tutte le coppie la donazione anonima di sperma, la donazione di ovuli e la maternità surrogata rimarranno vietate. Tutte le coppie sposate, anche quelle dello stesso sesso, avranno gli stessi diritti nel settore della medicina della procreazione. Eventuali adeguamenti in questo settore andrebbero decisi nell’ambito dei processi democratici ordinari.
No. Già oggi vi sono figli che crescono con coppie dello stesso sesso (gli esperti stimano che si tratti di varie migliaia di bambini). Gli studi svolti dimostrano che questo tipo di situazione non ha ripercussioni negative per i figli. L’attenzione e le cure che i genitori dedicano ai propri figli non dipendono dal tipo di famiglia o dal sesso dei genitori.
Ultima modifica 21.06.2021