Approvazione dell’iniziativa popolare "contro le retribuzioni abusive": dichiarazione della consigliera federale Simonetta Sommaruga

Berna, 03.03.2013 - Vale il testo parlato.

Signore e Signori,

oggi il Popolo e i Cantoni hanno approvato l'iniziativa popolare "contro le retribuzioni abusive". La nuova norma costituzionale contiene tutta una serie di richieste tese a impedire retribuzioni eccessive concesse da società quotate in borsa. Essa rafforza i diritti degli azionisti e aumenta la trasparenza.

Purtroppo le retribuzioni smodate che rischiano di compromettere la coesione sociale del nostro Paese non fanno ancora parte del passato. Gli esempi più recenti ne sono una chiara testimonianza e non sono certo stati d'aiuto per condurre un dibattito oggettivo su vantaggi e svantaggi dell'iniziativa e del controprogetto indiretto.

Il risultato odierno è espressione di un disagio molto diffuso della popolazione nei confronti di retribuzioni eccessive a favore di determinati dirigenti. Il Consiglio federale capisce molto bene questo disagio.

Cosa significa concretamente l'approvazione?

Le 24 richieste dell'iniziativa popolare entrano a far parte della Costituzione federale, ma, come altre norme costituzionali, non sono direttamente applicabili. Il Parlamento dovrà attuare nella legge le richieste, che riguardano il diritto azionario, il diritto penale e le casse pensioni.

Il testo costituzionale chiede che il Consiglio federale adotti, entro un anno dall'approvazione, un'ordinanza esecutiva provvisoria. Il Consiglio federale emanerà tale ordinanza entro il 3 marzo 2014. Ho già incaricato l'Ufficio federale di giustizia di elaborare un progetto di ordinanza che attuerà le richieste dell'iniziativa popolare, attenendosi rigorosamente al suo tenore.

L'ordinanza esecutiva resterà valida finché non entreranno in vigore le disposizioni di legge necessarie. Nel progetto di legge potranno eventualmente essere introdotti anche alcuni punti tratti dal controprogetto. Penso al rafforzamento dell'azione di restituzione o alla precisazione dell'obbligo di diligenza del consiglio d'amministrazione in merito alle questioni retributive.
Alla vigilia della votazione, tali punti avevano trovato anche il sostegno dei promotori dell'iniziativa.

Le nuove norme costituiscono senza dubbio una sfida considerevole per le società e le imprese contemplate. Sono tuttavia convinta che l'economia saprà affrontare anche queste sfide. La nostra economia si è di regola sempre mostrata flessibile e capace di adattarsi.

Oggi non possiamo dire quali saranno le ripercussioni delle nuove norme per la piazza economica svizzera. È chiaro che la competitività della Svizzera non dipende soltanto dal diritto azionario, ma si fonda su numerose prerogative. Penso ad esempio alla nostra capacità innovativa, alla qualità della ricerca, all'ottima formazione dei nostri lavoratori, all'alta qualità di vita, alla stabilità e sicurezza politica ed economica.

Con il sì all'iniziativa "contro le retribuzioni abusive", il Popolo svizzero ha espresso la sua indignazione, decidendo a favore di misure per arginare tali eccessi. Ora metteremo in atto questa decisione.

Vi ringrazio dell'attenzione.


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