Nel 2016, oltre 180 000 migranti sono sbarcati nell’Italia meridionale. Nello stesso periodo non meno di 4500 persone hanno perso la vita nel Mediterraneo. I ministri riuniti su invito dell’Italia hanno rilevato che la migrazione sulla rotta mediterranea centrale è fonte di sofferenze individuali e genera costi finanziari e sociali considerevoli per i Paesi di origine, di transito e di destinazione.
Vite da salvare
In una dichiarazione congiunta i ministri si sono impegnati a combattere le cause della migrazione creando opportunità economiche nei Paesi di origine dei migranti. Intendono rafforzare gli scambi e il coordinamento tra i principali attori su entrambe le sponde del Mediterraneo. Una migrazione ben gestita può in effetti contribuire in misura significativa allo sviluppo durevole dei Paesi di origine, di transito e di destinazione. È l’approccio adottato dalla Svizzera nei partenariati migratori conclusi negli ultimi anni con svariati Paesi, tra i quali la Tunisia.
I Paesi attraversati dalla rotta mediterranea centrale s’impegnano a combattere il traffico di esseri umani smantellando il modello imprenditoriale dei passatori. Vogliono salvare vite riducendo il numero di pericolose traversate del deserto e del mare. Si propongono inoltre di migliorare le condizioni di vita dei richiedenti l’asilo e dei rifugiati, come pure di intensificare la cooperazione nella gestione delle frontiere.
Simonetta Sommaruga chiede una migliore protezione
Il Capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia, Simonetta Sommaruga, ha sottolineato l’importanza di proteggere i migranti, in particolare quelli bloccati nell’Africa settentrionale. A tale proposito la Svizzera aderisce a un progetto di assistenza ai migranti detenuti nei centri di reclusione in Libia. La Consigliera federale ha invocato agevolazioni per il rientro volontario e il reinserimento nei Paesi di origine dei migranti bloccati in Africa settentrionale. La Svizzera sostiene un progetto del genere in Libia, del quale hanno beneficiato 700 persone, e contribuisce a rinforzare la guardia costiera libica per i salvataggi in mare.
Alla conferenza sono intervenuti ministri di Austria, Francia, Germania, Italia, Libia, Malta, Slovenia, Svizzera e Tunisia. Vi ha preso parte anche il Commissario europeo per le migrazioni e gli affari interni, Dimitris Avramopoulos. I partecipanti hanno deciso di assicurare un seguito alla conferenza nel quadro di un gruppo di contatto.
A margine della Conferenza, la consigliera federale Sommaruga ha incontrato i suoi omologhi di Germania e Italia, Thomas de Maizière e Marco Minniti, per vagliare le possibilità d’intensificare ulteriormente la cooperazione migratoria. La Germania e la Svizzera hanno riasserito il loro sostegno all’Italia. Il Ministro italiano ha ringraziato i due Paesi per onorare gli impegni presi nel quadro del programma di reinsediamento, che consiste nel trattare nei vari Paesi europei le domande d’asilo depositate in Italia. A parte ciò, la Germania e la Svizzera hanno dislocato ulteriori specialisti negli "hotspot" chiamati a registrare i migranti che entrano in Italia. I tre ministri hanno infine convenuto di portare avanti i contatti trilaterali sul piano tecnico.
Ultima modifica 20.03.2017
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