Nel corso della seconda seduta, il 25 ottobre 2013, i partecipanti della tavola rotonda per le vittime di misure coercitive a scopo assistenziale avevano raccomandato di prestare aiuto immediato alle vittime in situazione di bisogno. A tal scopo deve essere istituito, quale misura transitoria, un fondo di aiuto immediato su base volontaria. Dopo l’emanazione delle necessarie basi legali, tale fondo dovrà essere sostituito con un fondo di solidarietà o per i casi di rigore.
In una lettera consegnata oggi, la Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS), d’intesa con il presidente della Conferenza dei direttori cantonali competenti in materia di lotterie (CDCM), raccomanda ai Governi cantonali di sostenere la prevista istituzione del fondo di aiuto immediato con 5 milioni di franchi, impiegando a tal scopo risorse delle lotterie cantonali. Le due conferenze propongono inoltre, di fissare i contributi cantonali proporzionalmente alla popolazione. Il fondo dovrà disporre di oltre 7-8 milioni di franchi e sarà alimentato pure con contributi di altre istituzioni e organizzazioni, nonché con donazioni private.
L’aiuto immediato deve essere avviato questa estate
Il fondo di aiuto immediato, di durata limitata, sarà istituito e gestito dalla Catena della solidarietà, che dispone delle pertinenti conoscenze ed esperienze. Esso dovrà iniziare a trattare le domande di aiuto immediato già a partire dall’estate 2014, affinché le vittime in situazione di bisogno possano ottenere rapidamente un aiuto finanziario. In linea di principio, i contributi del fondo saranno unici e dipenderanno dal bisogno.
Elaborazione di una regolamentazione definitiva
Sotto l’egida della Confederazione, un comitato della tavola rotonda esamina inoltre in dettaglio l’istituzione di un fondo di solidarietà o per i casi di rigore. A un fondo per i casi di rigore si farebbe capo per versare prestazioni soprattutto a persone traumatizzate o che hanno patito gravi pregiudizi sociali, economici o alla salute a causa di una misura coercitiva a scopo assistenziale e che ancora oggi vivono in una situazione difficile. In linea di principio, il fondo di solidarietà fornirebbe prestazioni finanziarie a tutte le persone nei cui confronti furono ordinate, ingiustamente secondo l’attuale modo di vedere, misure coercitive a scopo assistenziale.
La tavola rotonda approfondirà ulteriormente tali aspetti. Entrambi i modelli presuppongono la creazione di una base legale, il che richiederà almeno due o tre anni. Per questo motivo, la tavola rotonda considera indispensabile l’aiuto immediato.
Ultima modifica 27.01.2014
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